Aiuto! Ho un attacco di panico!

01.02.2020

L'attacco di panico è una crisi d'angoscia estrema, sconvolgente, improvvisa, che comporta sintomi fisici e psichici propri dell'ansia, al massimo dell'intensità, fino a provocare la paura di morire, di impazzire e di perdere il controllo.

Le caratteristiche degli attacchi di panico sono:

  • palpitazioni, tachicardia;
  • sudorazione;
  • tremori fini o a grandi scosse;
  • sensazione di soffocamento;
  • sensazione di asfissia;
  • dolore o fastidio al petto;
  • nausea o disturbi addominali;
  • sensazione di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento;
  • derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distanti da sé stessi);
  • paura di perdere il controllo o di impazzire;
  • paura di morire; parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio);
  • brividi o vampate di calore.

Riguardo all'insorgenza di queste manifestazioni, sembra esserci un nesso con le più importanti fasi di transizione della vita che portano inevitabilmente una certa quantità di stress e ansia. Tuttavia, tali episodi di panico non si verificano durante il periodo di stress, ma quando esso è stato superato, ovvero quando si allenta la tensione emotiva. Insorgono, quindi, in modo del tutto inaspettato o in alcune specifiche circostanze che diventano particolarmente temute. Ad esempio, in una piazza, in mezzo alla folla, in un ascensore, sotto una galleria, quando si parla in pubblico, nel traffico. E' proprio dal successivo evitamento dei luoghi in cui si è verificato il primo episodio di panico, che possono nascere le fobie, come paura degli spazi aperti (agorafobia), paura degli spazi chiusi (claustrofobia), paura di esporsi in pubblico (fobia sociale).

Che fare?

Prima di intraprendere qualsiasi trattamento, sarebbe meglio sottoporsi ad una serie di esami medici per escludere la possibilità di altre cause, come un eccessivo livello dell'ormone tiroideo, epilessia o aritmia cardiaca, o altre patologie che possono causare sintomi somiglianti. 

Per curare gli attacchi di panico si può ricorrere alla psicoterapia, talvolta associata, nei casi di una problematicità pervasiva, ad un sostegno farmacologico da parte di un medico che collabori con lo psicoterapeuta, in modo da creare una rete di sostegno completa. Attraverso la psicoterapia, la persona potrà comprendere da cosa sia scatenato lo stato di panico ed imparerà ad osservare, conoscere e gestire le situazioni che innescano l'allarme e ad accogliere la propria emotività. Non vanno inoltre trascurati i metodi di rilassamento come il training autogeno o la mindfullness.

Quando si è colpiti da un attacco di panico, è importante ricordarsi che si tratta di un episodio della durata di pochi minuti e che non comporta rischi per l'organismo, né puó provocare la perdita di controllo di se stessi o la morte. Durante questo momento di ansia, l'ideale sarebbe cercare di respirare lentamente, mettersi in una posizione comoda e tranquilla, ad esempio, se é possibile, sedersi o sdraiarsi. Se ci si sente svenire, é utile sollevare le gambe. Può servire anche pensare a situazioni piacevoli, a paesaggi rilassanti ed, eventualmente, alla voce del proprio terapeuta.

Serena Brilli - Psicologa Psicoterapeuta
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